martedì 5 agosto 2014

Outlast - Recensione (PC)


Tra l'anno 2009/2010 nel mondo Gaming per PC il genere del Survival Horror prende un aspetto alternativo, dopo i vari Action/Horror come Resident Evil 5 o Left 4 Dead, si passa a un Survival Horror nudo e crudo in Prima Persona con titoli come Slenderman, Amnesia o Penumbra dove non hai nessuna arma per uccidere i mostri che ti circondano; l'unico metodo è quello di scappare e nascondersi.
L'onda di successo di questi titoli citati ha fatto si che nel Settembre 2013 il team di Red Barrels lanciasse sul mercato il suo titolo che ha spaventato e sconvolto migliaia di giocatori in tutto il mondo: Outlast!




Impersonerete i panni di Miles Upshur, un giornalista freelance che cerca lo scoop del secolo e questa potrebbe essere per lui la volta buona, o almeno così crede.
Il suo scoop è scoprire cosa si nasconde all'interno dell'Ospedale Psichiatrico di Mount Massive dopo aver ricevuto una mail da un informatore segreto che lo informa di strani fatti che avvengono all'interno della struttura.
Una volta addentratosi nel manicomio con la sua fidata videocamera, Miles si troverà difronte a orrori di ogni immaginazione; vedrà gente impazzita che oramai sta in un angolo a vegetare oppure agitarsi spasmodicamente legato a un lettino, alcuni di essi avranno strane mutilazioni sul loro corpo; organi e sangue sparsi in ogni dove arrivando a trovarsi davanti energumeni o pazzi con il solo intento di farvi letteralmente a pezzi.
L'unico “aiuto” che abbiamo a volte è quello di Padre Matin, quest'uomo vestito da prete che necessità dell'aiuto di Miles per uno scopo ancora non ben chiaro.
L'obiettivo quindi è ovviamente quello di trovare un modo per uscire vivo da questo manicomio e, nel mentre, trovare gli indizi che diano una spiegazione di cosa sia successo.

Un sorriso alla camera!

Seppur le meccaniche di Gameplay possano apparire molti semplici Outlast si sa difendere bene grazie alle diverse ambientazione buie e claustrofobiche che compongono il gioco seguiti dalle musiche che sanno incalzare i momenti di spavento e tensione con momenti di totale silenzio dove si rimane sempre sul chi va la.
Il gioco si basa principalmente sull'esplorazione delle varie ambientazioni, soprattutto perché si dovranno trovare meccanismi, leve da attivare, chiavi, ecc... per risolvere i non troppo complicati enigmi che si pareranno davanti.
Seppur la risoluzione dei puzzle sarà di per se semplice la difficoltà sarà causata dai folli pazienti che vi braccheranno nelle varie zone del manicomio per uccidervi, non essendo armati l'unico nostro metodo di sopravvivenza sarà la fuga e il nascondersi nei vari armadi o angoli buoi del posto; assieme allo stridio del violino sentiremo Miles respirare affannosamente con il cuore che batte a tutta velocità.
Durante l'esplorazione, oltre a fuggire, potremo trovare diversi documenti che serviranno a svelare alcuni dei misteri che si nascondono nel Mount Massive e delle batterie per la nostra più preziosa amica, la nostra videocamera.
La videocamera sarà fondamentale per tutta l'avventura; la sua funzione principale è la modalità infrarossi che servirà nelle zone buie per vedere in buona parte cosa si nasconde nelle tenebre grazie anche all'aiuto dello zoom, ovviamente finché avete ancora batterie; un altra utilità della camera sarà quella di registrare dettagli particolari come scritte sulle pareti fatte con il sangue o eventi e ambientazioni gore che verranno annotati negli appunti di Miles con una sua descrizione personale.



Vi informo che, data oramai la vecchia età del mio portatile, ho dovuto giocare Outlast a risoluzione minima ma... Seppur ho dovuto mettere queste impostazioni posso dire che il livello grafico è ben realizzato.
La cura nei dettagli delle diverse ambientazioni che compongono il manicomio, dai corridoi bui alle putride fogne, sono realizzati in maniera ben dettagliata cospargendo il tutto con elementi splatter e gore come teste o parti di corpo mozzate, scritte sui muri fatte con il sangue e altre simpatiche sorprese.


Anche gli effetti di luci e ombre sono ben realizzate con ombre dinamiche e le diverse sfumature di luce; quando poi vi ritrovate al buio con la vostra camera in infrarossi proverete un forte senso di ansie nell'intravvedere 2 piccole sfere luminose che possono essere quelle di un pazzo che fissa solamente il vuoto o quelle di un carnefice che si sta avvicinando a voi per farvi fuori.

Quello sguardo non promette nulla di buono...
Parlando di questi ultimi, il lavoro fatto per creare i futuri accompagnatori dei nostri incubi è di tutto rispetto con un elevato dettaglio per quanto riguarda le espressioni e le diverse varietà di mutilazioni che hanno subito.
Il comparto audio è eccelso, la tensione che porta il gioco ti fa sentire ogni singolo rumore come i passi di qualcuno sul pavimento di legno, l'ansimare o il grugnire di qualche pazzo o i nostri stessi passi su qualcosa di non effettivamente solido.
Le musiche variano passando da semplice accompagnamento durante i rari fasi di quiete esplorazione passando a sbalzi audio d'imbatto che faranno sobbalzare dalla sedie per poi passare a musiche più adrenaliniche o al silenzio più totale.

Outlast non ha una trama particolarmente originale ma riesce riesce comunque a coinvolgere e sa colpire nel segno con i forti impatti visivi che lasciano un senso di disagio e disgusto nel giocatore tanto da chiedersi che cosa sta succedendo; come in un classico horror i momenti di spavento potrebbero essere creati da colpi d'audio d'impatto accompagnati ad esempio da pazzi che spuntano nel nulla aggredendovi e sbraitandovi addosso.
 In certe situazioni sapranno cogliervi alla sprovvista e farvi prendere un bel batticuore mentre in altri la “sorpresa” sarà più prevedibile.

ABBRACCI GRATIS!!! :D

Possiamo dire che il team di Red Barrels abbia centrato il bersaglio creando un titolo che riesce a trascinare il giocatore in un baratro di pura follia assistendo a situazioni e spettacoli disumani seguiti dall'agonizzante ansia che in qualsiasi momento possa sbucare un pazzo pronto a fargli passare un brutto quarto d'ora mentre è alla ricerca di una via d'uscita.

Titolo consigliato e soddisfacente ;)

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