giovedì 26 dicembre 2013

Bioshock, l'innovazione degli FPS


Bella a tutti.
Ripeschiamo un altra volta il blog dopo altre settimane di assenza, e si... Sono fatto così, talvolta le lascio li e poi recupero le cose, poi le rilascio e le ri-recupero ma vabbè; non siamo qui a parlare di questo.
Ieri sera vedendo la Live di Gianandrea di Ora Doppiamo Stronzate O.D.S nel suo canale principale GiananYEAH si è parlato un po di tutto tra cui di videogame (ovviamente); cade una domanda a Gianandrea su Bioshock chiedendogli se l'ha giocato e lui rispose di no; io nei commenti gli dissi che doveva recuperarlo perché era un titolo che meritava molto, specialmente il Primo assieme all'Infinite.
Così ripensando a quel titolo mi è venuto voglia di parlare assieme a voi di questo gioco che io ritengo personalmente un grandissimo titolo, un FPS che riuscì a spezzare la monotonia di questo genere in cui pian piano abbiamo visto la decaduta.

Siamo sinceri, oramai gli FPS sono praticamente tutti uguali in un modo o nell'altro e se te parli del genere oramai senti solo e solamente parlare di Call Of Duty e Battlefield anche se vi sono tanti altri titoli molto interessanti nel mercato (ad esempio Sniper Elitè V2).
Bioshock è stato sviluppato dal team di 2K Games e Irrational Games utilizzando il motore grafico Unreal Engine 3.0, il suo arrivo nel mercato fu nell'Agosto del 2007 come esclusiva XBox 360 e PC per poi giungere anche su console Playstation 3 nell'Ottobre del 2008; questo titolo venne acclamato e apprezzato veramente con tanto amore dai videogiocatori per tantissime ragioni che vedremo assieme.
Innanzitutto partiamo dall'atmosfera; noi siamo Jack,anno 1946, sopravvissuto a un incidente aereo precipitato nell'oceano e guardandoci attorno assieme ai resti dell'aereo abbiamo un misterioso faro che è li, in mezzo al nulla.
Ovviamente per non morire affogati ci introduciamo in questo faro che nasconde qualcosa di molto più da quel che si vede fuori, una volta addentrati troviamo una struttura insolita fino ad arrivare a una piccola capsula sottomarina che ci trasporta nella città di Rapture; durante il viaggio veniamo accompagnati da una proiezione che ci dà una presentazione della città.

<< Sono Andrew Ryan, e sono qui per porvi una domanda: un uomo non ha diritti sul sudore della sua fronte?
No, dice l'uomo di Washington; appartiene ai poveri.

No, dice l'uomo in Vaticano; appartiene a Dio.

No, dice l'uomo di Mosca; appartiene a tutti.

Io rifiuto queste risposte. Piuttosto, scelgo qualcosa di diverso. Scelgo l'impossibile. Scelgo...

Rapture >>

Fuori all'apparenza sembra una città meravigliosa ma una volta che ci addentriamo scopriamo di vivere invece una sorta di incubo dato che quella che abbiamo davanti agli occhi è una città decaduta di cui l'unica legge è quella del più forte.
Ci troviamo quindi immersi in queste ambientazioni cupe e oscure, con uno stile Steampunk misto a Survival Horror dove dobbiamo combattere diverse minacce come ad esempio i Ricombinati; persone impazzite dopo continue modifiche genetiche applicate al loro corpo e in mezzo a tutto questo l'unico amico che abbiamo è Atlas che ci contatta tramite una radio e in cambio del suo aiuto per uscire di qui chiede di andare a salvare la sua famiglia.

Qualcuno ha perso al gioco dell'impiccato?!


Ebbene si, ci sta la fantascienza perché qui abbiamo a che fare con le modifiche genetiche e noi ne faremo parte dato che assieme alle nostre bocche da fuoco avremo i Plasmidi, modifiche genetiche che ci permettono di fare cose superiori rispetto alle persone normali come lanciare scariche elettriche o bruciare nemici con lo schiocco delle dita.
E questo è uno dei pezzi forte del gioco perché possiamo alternare le armi da fuoco (diverse, particolari per il loro desing e potenziabili) ai poteri dei Plasimidi che troveremo con diversi effetti e potenziabili; la cosa interessante è che non serviranno solo per combattere ma saranno utili anche per risolvere alcuni enigmi ambientali e sfruttare proprio l'ambiente circostante negli scontri per avere una posizione di vantaggio.
Ad esempio se i nemici sono in una pozza d'acqua possiamo stordirli se non proprio ucciderli tramite una scarica elettrica oppure accendere una pozza d'olio con lo schioccare delle dita e incendiare tutti i nemici sopra, e su questo punto ho apprezzato l'IA dei nemici perché se prendono fuoco non stanno solo li a urlare ma corrono verso la pozza d'acqua più vicina per spegnersi.
Sono piccole cose ma tutte assieme fanno apprezzare questo titolo ma ve ne sono tante altre come la manipolazione di telecamere e torrette nemiche a nostro vantaggio tramite un mini-puzzle oppure il nemico emblema della serie; il Big Daddy!!!
Questo gigante in "Tuta Subacquea" armato fino ai denti, durissimo da buttar giù, di cui il suo scopo e proteggere le Sorelline; queste inquietanti bambine che raccolgono l'Adam, la sostanza base utilizzata per le modifiche genetiche.
Una volta abbattuto un Big Daddy e presa la sua Sorellina possiamo fare una scelta morale che consiste nel liberarla da questo suo "stato" ma recuperando meno Adam oppure prendere tutto quanto l'Adam a prezzo della vita della piccola; in base a cosa sceglieremo e a quante volte lo faremo cambieremo il finale della storia.
Parlando della storia non posso dire tantissimo dato che è appunto il suo più grande punto di forza ma posso dirvi che è qualcosa di superbo per i personaggi che incontreremo nella storia ma soprattutto per i suoi colpi di scena che lasceranno il giocatore con la bocca spalancata.



Nel 2009 arriva il suo seguito, Bioshock 2, un capitolo di cui tutti i fan del primo avevano delle grandi aspettative e invece ne sono usciti con una certa nota amara in bocca.
In questo nuovo capitolo la storia si distacca totalmente da quello del primo Bioshock e prendiamo i panni di colui che è stata la nostra nemesi principale; il Big Daddy!
Di per se l'idea non era male e la storia appariva di per se molto interessante ma purtroppo non abbastanza da lasciare il giocatore compiaciuto dato che il Big Daddy per quanto fosse forte era goffo e lento; le meccaniche non erano cambiate molto e la piccola nota di differenza che si era aggiunta era il fatto che potevamo usare armi da fuoco e plasmidi contemporaneamente invece di usarli alternativamente come il nel primo; oltre a questo avevamo al nuova nemesi che era la Big Sister che era snella e agilissima in confronto a noi.



La nota più acida fu il Multiplayer che, possiamo dire con sincerità, non era affatto necessario e toglieva spazio a quelli che potevano essere contenuti più interessanti e profondi per il Single Player.
Arriviamo a Marzo 2013 ed ecco che esce, con grande gioia ed entusiasmo di tutti (specialmente del sottoscritto) Bioshock Infinite.
Abbiamo abbandonato la fredda e cupa città di Rapture per salire in cielo nella città di Columbia nel 1912; una città apparentemente perfetta con gente felice ma... Perché c'è sempre un ma... Dietro quella maschera di gioia e bontà ci sono diverse note e critiche sulla società come ad esempio la questione della razza superiore; quindi viene toccata la questione del razzismo ad esempio ma con esso anche diverse altre tematiche.

L'ipocrisia dietro una ridente città ricolma di speranze.


In questo capitolo abbiamo un volto e un nome per il nostro protagonista; Booker DeWitt, investigatore privato caduto in miseria, che ha il compito di recuperare Elizabeth, una ragazza imprigionata in una torre con dei doni particolari e che non ha mai visto il mondo di fuori, perché così "Il debito sarà saldato" (frase ricorrente che sentiremo nel gioco).


Un titolo degno di essere ammirato per una trama che ha dell'incredibile; parte da un idea di per se abbastanza semplice,  il recupero di una ragazza, ma alla fine quel recupero diventa qualcosa di così grande che arrivati alla fine della storia avrete un blowmind INCREDIBILE!!! (E ve lo dice una persona che è rimasta davanti ai titoli di coda per 10 minuti buoni con la bocca spalancata per rielaborare le idee e capire tutti i collegamenti presenti)
A livello di meccaniche è rimasto di per se invariato ma ci son stati diversi miglioramenti come il muoversi nella mappa tramite le ferrovie Sky-Line che davano quel tocco di adrenalina in più negli scontri accompagnati da un Elizabeth che non ha bisogno di essere osservata dato che ha una sua indipendenza gestita dalla IA (a differenza di qualche rompipalle di nostra conoscenza... LEON HEEEEEELP!!! [cit.]) ma che ci supporta passandoci oggetti come munizioni, soldi, ecc...
Alcuni puzzle come scassinare le casseforti sono state purtroppo tolte ma alcuni dei cambiamenti introdotti e la qualità del prodotto in se ci permette di chiudere un occhio su queste lacune e ci fanno immergere in questa avventura che ci emozionerà alla grande.
Ovviamente anche qua avremo una nemesi, il Songbird, questo gigante uccello (BUONI COI DOPPI SENSI) meccanico che ha lo scopo di proteggere e conservare Elizabeth nella torre e non perderà tempo a distruggere tutto ciò che incontrerà sulla sua strada pur di proteggerla e seguire il suo scopo.



Ragazzi... Cosa possiamo dire? Il brand di Bioshock è stato un brand che ha lasciato un grande segno in questa generazione videoludica non solo per un sistema di gioco che ha tirato una boccata di aria fresca alla monotonia degli FPS ma anche perché ha saputo dimostrare che dietro a generi come questi si possono creare delle trame fantastiche e non basarsi solamente sull'avanzare eliminando ogni cosa vi si pari davanti partendo dal punto A e arrivare al punto B.
Veramente, prima di lasciarvi con una stupenda canzone presa dalla Soundtrack di Bioshock Infinite, se avete possibilità recuperate il primo e il secondo capitolo perché varranno veramente la pena del loro acquisto :DDD

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